Superbonus

Superbonus 110% e Sconto in Fattura

Questo è l’iter seguito:

Alla presentazione dell’offerta si presenta il progetto chiavi in mano, che nel caso di un condominio prevedrà anche la presentazione in Assemblea.


Punto forte e imprescindibile è la spiegazione dettagliata della formula della ‘cessione del bonus fiscale’ e dell’eventuale finanziamento della quota residua extra.


Qualora l’offerta venga accettata, si cominceranno i lavori nel pieno rispetto della tempistica stabilita.
Tutti i certificati necessari saranno rilasciati in corso d’opera e alla fine dei lavori.


SUPERBONUS 110%

Il Decreto Rilancio ha introdotto il cosiddetto Superbonus: una detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. La detrazione fiscale del 110% vale per i lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, suddivisa in 5 rate di pari ammontare. Ad esempio, per una spesa di 10.000 euro, si ottengono 11.000 euro di detrazione pari a 2.200 euro annui da recuperare nelle 5 dichiarazioni dei redditi presentate successivamente all’esecuzione dei lavori, oppure può optare per lo sconto in fattura con cessione del credito come proposto dalla Isolsystem Srl. Per le spese effettuate tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2022 la detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare. Inoltre, per gli interventi effettuati dai singoli contribuenti o dai condomini, per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

ECOBONUS 50-65%

La detrazione per il risparmio energetico consente di beneficiare di uno sconto Irpef pari al 50% o al 65% della spesa sostenuta, in relazione alla tipologia di lavoro effettuato, percentuale che sale fino al 75% nel caso di lavori in condominio. Nello specifico, la detrazione per interventi sulle abitazioni riguarda tutti gli interventi e le spese sostenute ai fini di: miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi); installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale; interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento.

BONUS RISTRUTTURAZIONI 50%

La detrazione fiscale per le ristrutturazioni, come già accennato, viene concessa nella misura del 50% in caso di:
  • Manutenzione ordinaria all’interno della quale ricadono “gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”. A titolo esemplificativo la tinteggiatura della facciata condominiale, la sostituzione della pavimentazione e/o della ringhiera del lastrico solare etc.
ATTENZIONE: gli interventi in manutenzione ordinaria sono detraibili solo quando le opere riguardano parti comuni (condominiali). La detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.

Vediamo ora gli interventi che riguardano le parti esclusive e private. Per essere detratti gli interventi devono ricadere in manutenzione straordinaria oppure devono prevedere l’abbattimento delle barriere architettoniche (opere per disabili):
  • Manutenzione straordinaria (opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari) e superiori. Ad esempio, opere come: spostamento di tramezzi e divisori non portanti, apertura, chiusura o spostamento di porte e infissi, rifacimento impianto fognario privato, realizzazione piscina esterna, rifacimento degli impianti elettrico, idrico – bagno- gas cucina, di riscaldamento, di condizionamento / climatizzazione, antintrusione (telecamere e videosorveglianza), fotovoltaico, realizzazione ascensore, frazionamento, accorpamento, cambio di destinazione d’uso, cerchiature muri, rifacimento solaio o tetto, apertura finestra, rimozione amianto etc.

BONUS FACCIATE 90%

Il Bonus facciate rientra tra le agevolazioni fiscali prorogate per il 2021, dalla Legge di Bilancio 2021, per gli interventi di rifacimento delle facciate degli edifici.

L’agevolazione consiste nella detrazione dell’imposta lorda (IRPEF o IRES), e consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici compreso balconi, ornamenti e fregi.

Non ci sono limiti massimi di spesa e possono beneficiarne tutti, persone fisiche o imprese, inquilini e proprietari, residenti e non nel territorio dello Stato.

I lavori di recupero della facciata esterna possono essere effettuati su qualsiasi categoria catastale di edifici, comprese quelli strumentali, purché siano già esistenti.

Una delle condizione fondamentale è che gli immobili si trovino nelle zone A e B, individuate dal Decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone ad esse assimilabili, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, e viene ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo, da far valere nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta in corso fino al 31 dicembre e nei nove periodi d’imposta successivi. Inoltre, i contribuenti interessati non possono:
  • Cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante;
  • Optare per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto in fattura sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi.

SISMABONUS 80% – 110%

Il Sismabonus al 110% può essere beneficiato dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022 (prorogabile fino al 31 dicembre 2022 nel caso di condomini che abbiano effettuato almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2022), con possibilità di sconto in fattura e cessione del credito. Possono beneficiare del Sismabonus coloro che effettuano interventi di ristrutturazione volti a migliorare la prestazione sismica ovvero a ridurre il rischio sismico dell’edificio, a condizione che non si trovi in zona sismica 4. La detrazione fiscale spetta anche in caso di demolizione e ricostruzione, a patto di migliorare la classe di rischio sismico dell’edificio. Il limite massimo di spesa detraibile è pari a 96.000 euro, da moltiplicare per il numero di edifici in caso di lavori in condominio. La detrazione fiscale spetta esclusivamente per i lavori in edifici ubicati nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3. Il contribuente al posto della detrazione in 5 anni di rate di parti importo, può optare per l’applicazione dello sconto in fattura. L’impresa potrà a sua volta optare per la cessione del credito, anche alle banche, al fine di recuperare la somma anticipata.

SCONTO IN FATTURA

Confermato nel Decreto Rilancio il superbonus al 110% per i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Possibile usufruire sia dello sconto in fattura, sia della cessione del credito, anche ad una banca.

Come noto, la possibilità di applicare sconto in fattura o cessione del credito riguarda i lavori sostenuti nel 2020, 2021 e parte del 2022. Si applica a tutti i lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico per i quali è prevista la nuova detrazione al 110% dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022.

E’ prevista anche per altri interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica, rischio sismico.

Su tutti i lavori sopra indicati, il contribuente può applicare direttamente in dichiarazione la relativa detrazione prevista (110%, 65%, 505 e via dicendo, a ognuno dei lavori di applica l’agevolazione specificamente prevista dalle norme sopra richiamate). Oppure, in alternativa, può scegliere una delle seguenti due ipotesi.

  • Sconto in fattura: è una somma che corrisponde alla detrazione spettante, che viene direttamente scalata sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo recupera poi la somma applicando un credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
  • Cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.